Belluno – San Vito di Cadore, caratteristico borgo in provincia di Belluno, rappresenta il meglio del Veneto a due passi da Cortina d’Ampezzo, circondato dall’Antelao e dal Pelmo, entrambi inseriti nella lista del Patrimonio Unesco. Dalla sua posizione, infatti, è possibile godere di paesaggi unici dominati dalla natura incontaminata delle Dolomiti bellunesi. Questo ne fa un’area particolarmente adatta a numerose attività, sia in estate che in inverno. Nel periodo estivo, San Vito di Cadore si presta a passeggiate, trekking in quota tra i rifugi, alpinismo e mountain bike, oltre a visitare il piccolo lago di Mosigo e percorrere la Lunga Via delle Dolomiti, la ciclabile che unisce Cortina d’Ampezzo a Calalzo di Cadore. Vale la pena mettere in programma, poi, una gita in località Mondeval, dove è stato ritrovato lo scheletro di un cacciatore preistorico di 7.000 anni fa, “l’uomo di Mondeval”, attualmente conservato nel Museo di Selva di Cadore. In inverno, invece, la Ski area offre una favolosa posizione panoramica sempre soleggiata e 20 km di piste di discesa per praticare sci e snowboard. Tra i luoghi da vedere, invece, ci sono due caratteristiche chiese: la pievanale e la Chiesa Madonna della Difesa. La pievanale risale al 1200, ma l’attuale edificio è il risultato della ricostruzione del 1760, mentre della costruzione antica rimane un antico affresco di San Cristoforo. La chiesa della Difesa, invece, è stata iniziata prima del 1490 e racchiude un’abside tardo-gotica con uno splendido affresco. Tra le chiese frazionali, meritano di essere ammirate quella di Chiapuzza per l’antico organo e quella di Serdes che conserva una pala di Jacopo Da Bassano. Ma San Vito di Cadore è anche un luogo dove scoprire le radici culturali del Veneto, soprattutto nel caso di emigrati di ritorno interessati ad approfondire la storia della propria terra. Il primo passo è partecipare insieme agli abitanti alla festa patronale dedicata, appunto, a San Vito, che si svolge a metà giugno. Il secondo passo per conoscere le tradizioni locali è assaggiare la cucina tipica. Un piatto peculiare è quello dei “casunziei ai rae ros” (ravioli ripieni alle rape rosse), un primo piatto servito con della “spersada” (particolare tipologia di formaggio stagionato), dei semi di papavero e burro chiarificato fuso. Da provare anche i dolci tipici delle grandi occasioni, i “crafin”, fritti e ripieni di semi di papavero, miele, cioccolato e rum. Da non perdere, infine, polenta con selvaggina (capriolo o camoscio), formaggi della zona, canederli (serviti in brodo oppure asciutti, accompagnati con patate lesse e cappucci) e gnocchi di patate. Il Veneto imperdibile è pronto ad accogliere tutti i viaggiatori giunti a scoprirne le meraviglie.
COME ARRIVARE: L’aeroporto di riferimento è a Treviso (89 km), mentre la stazione ferroviaria è a Belluno (35 km). In automobile da Roma: prendere E35, A1 var – Variante di Valico, A1/E35, A22/E45 e A27 in direzione di Strada Statale 51 di Alemagna/SS 51 a Ponte nelle Alpi, prendere l’uscita SS 51, guidare in direzione di Strada Statale 51 di Alemagna a San Vito di Cadore.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Nelle vicinanze sono da visitare Cortina d’Ampezzo e Auronzo di Cadore. Imperdibile il Parco naturale Tre Cime.
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SAN VITO DI CADORE ENTRE DEPORTES Y PICOS PATRIMONIO DE LA UNESCO
Belluno – San Vito di Cadore, pueblo característico de la provincia de Belluno, representa lo mejor del Véneto a dos pasos de Cortina d’Ampezzo, rodeado por Antelao y Pelmo, ambos incluidos en la lista del Patrimonio de la UNESCO. De hecho, desde su posición se pueden disfrutar de paisajes únicos dominados por la naturaleza incontaminada de los Dolomitas de Belluno. Esto la convierte en una zona especialmente indicada para numerosas actividades, tanto en verano como en invierno. En verano, San Vito di Cadore es propicio para practicar senderismo, trekking a gran altura entre los refugios, montañismo y bicicleta de montaña, así como visitar el pequeño lago de Mosigo y seguir la Lunga Via delle Dolomiti, el carril bici que conecta Cortina d ‘Ampezzo a Calalzo di Cadore. También merece la pena planificar un viaje a Mondeval, donde se encontró el esqueleto de un cazador prehistórico de hace 7.000 años, «el hombre de Mondeval», actualmente conservado en el Museo de Selva di Cadore. En invierno, sin embargo, la zona de esquí ofrece una fabulosa posición panorámica, siempre soleada y 20 km de pistas de descenso para esquiar y hacer snowboard. Entre los lugares para ver, sin embargo, se encuentran dos iglesias características: la iglesia parroquial y la iglesia de la Madonna della Difesa. La iglesia parroquial data del año 1200, pero el edificio actual es el resultado de la reconstrucción de 1760, mientras que del antiguo edificio queda un antiguo fresco de San Cristoforo. La iglesia de la Defensa, en cambio, se empezó a construir antes de 1490 y contiene un ábside del gótico tardío con un espléndido fresco. Entre las iglesias locales, merece ser admirada la de Chiapuzza por su antiguo órgano y la de Serdes que conserva un retablo de Jacopo Da Bassano. Pero San Vito di Cadore es también un lugar para descubrir las raíces culturales del Véneto, especialmente en el caso de los emigrantes que regresan interesados en aprender más sobre la historia de su tierra. El primer paso es participar junto con los habitantes en la fiesta patronal dedicada a San Vito, que se realiza a mediados de junio. El segundo paso para conocer las tradiciones locales es degustar la cocina típica. Un plato peculiar es el de los «casunziei ai rae ros» (ravioles rellenos de nabos rojos), un primer plato servido con «spersada» (un tipo particular de queso curado), semillas de amapola y mantequilla clarificada derretida. También vale la pena probar los postres típicos para ocasiones especiales, el «crafin», frito y relleno de semillas de amapola, miel, chocolate y ron. Por último, no se puede perder la polenta con caza (ciervo o rebeco), quesos locales, albóndigas (servidas en caldo o secas, acompañadas de patatas cocidas y capuchino) y ñoquis de patata. El imperdible Véneto está listo para recibir a todos los viajeros que vienen a descubrir sus maravillas.
CÓMO LLEGAR: El aeropuerto local está en Treviso (89 km), mientras que la estación de tren está en Belluno (35 km). En coche desde Roma: tomar la E35, A1 var – Variante di Valico, A1/E35, A22/E45 y A27 en dirección Strada Statale 51 di Alemagna/SS 51 en Ponte nelle Alpi, tomar la salida SS 51, seguir por la dirección Strada Statale 51 di Alemagna en San Vito di Cadore.
OTROS LUGARES PARA VISITAR: Cortina d’Ampezzo y Auronzo di Cadore merecen una visita cercana. El Parque Natural Tre Cime es imperdible.
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